NOTE

Il Mistero di Cristo nel Tempo “per annum”

Matias Augé

Abstract

Today, “Ordinary Time of the Year” is still underestimated, both, in theological reflection and in pastoral practice. After a synthesis on the formation, evolution and recent re-evaluation of the Sundays in Ordinary Time, it is illustrated how the “Mystery of Christ” is “revered in its entirety” on the aforementioned Sundays. We shall concentrate only on the Missal and its Lectionary. The eight Prefaces of the Sundays in Ordinary Time deserve particular attention, illustrating the Christological / Paschal dimension, the ecclesial dimension and also, the eschatological dimension of the mystery of Christ. Above all, it is the Lectionary that gives us a specific trace of the reading of the Mystery of Christ in this Time of the Year. These are brief notes of a predominantly methodological nature, reiterating that the liturgical year, especially on Sundays, is the main way of proclaiming, implementing and assimilating the mystery of Christ.


Sommario

Il “Tempo per annum” è tuttora oggi sottovalutato sia nella riflessione teologica sia nella prassi pastorale. Dopo una sintesi sulla formazione, evoluzione e recente rivalutazione delle domeniche per annum, si illustra in quale modo il “mistero di Cristo” è “venerato nella sua globalità” nelle suddette domeniche. Ci si limita a dare uno sguardo al Messale e al suo Lezionario. Meritano una particolare attenzione gli otto prefazi delle domeniche per annum che illustrano sia la dimensione cristologico/pasquale sia la dimensione ecclesiale nonché la dimensione escatologica del mistero di Cristo. Ma è soprattutto il Lezionario a darci una specifica traccia di lettura del mistero di Cristo in questo Tempo. Si tratta di brevi note di carattere prevalentemente metodologico, che intendono ribadire che l’anno liturgico, in particolare nelle domeniche, è la via maestra dell’annuncio, dell’attuazione e assimilazione del mistero di Cristo.

Matias Augé, missionario clarettiano spagnolo, per diversi decenni professore al PIL, si è interessato in modo particolare della storia e teologia dell’anno liturgico e continua a lavorare soprattutto nell’ambito della ricezione della riforma liturgica.